
Lo sai che le mie lenzuola odorano
di cannella e biscotti quando tu non sei qui?
I nostri sguardi non si incrociano da giorni,
eppur ricordo il tuo colore
Il tuo tepore, il tuo ansimar gelido,
gli intrighi che covi dentro al petto.
Ogni primavera ti accolgo fra le pieghe del mio cuore,
Cosicché l’autunno ti stringa a sé e ti conduca altrove
Lontano dagli stracci logori che vesto come pretesto
Come un gesto disperso e sconnesso
Lesto, deterso da litri d’incenso
Melenso repellente, immerso
in un ambiente che non mi consola
Non sono contento abbastanza
da comprarmi una giacca nuova
Ma userò quella che ho addosso
per ripararti dal mio inferno